Ci sono molti tipi di motori per biciclette elettriche sul mercato, ognuno con le sue caratteristiche e vantaggi.
Qui di seguito ne elenchiamo due, i più noti, ognuno con uno scopo ben preciso:
Motore centrale: il motore centrale è posizionato nel telaio della bici, vicino alle pedivelle (come in foto), e utilizza una catena per trasmettere la potenza alla ruota posteriore. Offre un'esperienza di guida più sportiva e coinvolgente, e un livello di assistenza alla pedalata regolabile su più livelli. Il peso è distribuito in modo uniforme sulla bici e la potenza viene trasferita alla ruota posteriore tramite una trasmissione a catena. Rispetto ad altre tipologie di motore, offre un'ottima coppia (85Nm o superiore) erogando una potenza massima continua di 250W senza surriscaldarsi. Si trova tipicamente su tutte le E-MTB di fascia medio/alta destinate ad un uso prettamente fuoristradistico.
Motore nel mozzo posteriore: il motore nel mozzo della ruota posteriore è posizionato proprio al posto del mozzo della ruota posteriore. Offre una buona resa su tracciati pianeggianti non impegnativi e regolari e si trova spesso su bici da cicloturismo o urban e-bike utili per il commuting quotidiano casa-ufficio e non troppo costose. Non essendo particolarmente sensibile alla pedalata del rider e non offrendo un elevato livello di coppia (circa 40Nm), non è consigliato per un uso off-road impegnativo. Inoltre, gli urti che la ruota posteriore riceverebbe durante la guida più aggressiva ne ridurrebbero la vita generale.
Pertanto, se l'uso che faresti della bici è su sentieri montani, ti consigliamo la scelta di una E-MTB con motore centrale; mentre se preferisci un mezzo più dedicato al commuting urbano va benissimo una soluzione con motore nel mozzo posteriore.
I brand più noti sono Bosch, Shimano, Yamaha e Brose per i motori centrali e Bafang per i motori nel mozzo posteriore. Ognuno dispone di più livelli di assistenza (dal più basso al più alto) per offrire un grado di supporto variabile secondo le esigenze dell'utilizzatore.
Bosch e Yamaha sono motori sportivi con importanti indici di coppia ed una risposta immediata alla pressione sul pedale (più Yamaha, un po' meno Bosch il quale richiede qualche grado di rotazione in più sul pedale prima di avviarsi). Sono particolarmente apprezzati da chi arriva dal mondo delle moto da enduro o chi preferisce aggredire percorsi impegnativi anche in salita sentendo il supporto del motore nei momenti di scarsa pedalabilità.
Shimano è invece più morbido nell'erogazione, offrendo una risposta più naturale e simile ad una bici non assistita. Simile situazione con Brose il quale viene spesso aggiornato con release differenti.
Le batterie che si possono abbinare a questi non sono intercambiabili, in quanto ogni produttore ha studiato una specifica batteria per il suo motore e ognuna varia di capacità in base al modello (es. 625Wh). Più è alto il valore, più si ha durata d'uso della batteria, quindi si possono fare più km!
Con una carica completa si riescono a percorrere anche più di 100/120km in pianura, senza doversi fermare per ricaricarla.
Non è affatto difficile con una E-MTB con motore centrale e batteria da 625Wh, coprire 2000m di dislivello o fare 50km di tour misto in montagna.
Il nostro consiglio
A prescindere dal tipo di bicicletta a pedalata assistita che sceglierai, per raggiungere alti livelli di autonomia e durata della batteria (e del motore stesso), ricordati che prima di tutto sei alla guida di una bicicletta e che il motore è solo un mezzo di aiuto per supportarti durante la pedalata stessa.
Per ottenere il massimo rendimento, mantieni una pedalata rotonda e continua (non "sotto sforzo") e richiama una mappa motore adeguata al tipo di percorso su cui stai guidando.
La pedalata tipica ideale per sfruttarlo al meglio è attorno alle 60/80 pedalate al minuto. Per facilitare questa condizione, utilizza correttamente il cambio prediligendo rapporti agili che ti permettono di respirare senza affanno e mantenere i battiti sotto controllo. Infine, quando sei in salita, anticipa le cambiate quando il motore non sta ancora erogando il massimo della sua coppia così da non stressare la catena e il motore stesso, evitando sconvenienti rotture.
Spesso e volentieri è molto più efficace un buon rapporto innestato che una mappa motore più aggressiva. Provare per credere!